Cari
lettori, vi siete mai persi dentro un libro?
A
me è capitato due volte in tutta la mia vita, la prima leggendo
"Cent'anni di solitudine" di Gabriel Garcìa Màrquez e la
seconda volta con l'ultimo libro che mi hanno regalato degli amici,
"L'ombra del vento" di Carlos Zafòn. Per una decina di giorni sono rimasta
intrappolata nella morsa di questo romanzo che pagina dopo pagina si
faceva sempre più stretta. Zafòn, sostiene che i libri siano come
degli specchi che riflettono ciò che abbiamo dentro ma a mio parere,
un libro è più simile ad una persona, con sogni e avventure da
raccontare.
Non
sono mai stata una grande divoratrice di libri, a differenza di mio
fratello, ma quando capita mi dedico alla lettura con molto piacere.
Un libro può diventare un amico che ci tiene compagnia quando siamo
soli o anche un genitore, che come da piccoli, ci racconta una storia
per farci addormentare. Che si tratti di un giallo o di un racconto
fantasy, per me ha poca importanza, non ho particolari preferenze e
non giudico mai un libro dalla copertina; Più che nelle librerie ho
sempre preferito andare alla ricerca di libri “a naso” girando
per le bancarelle dell'usato a frugare tra scritti impolverati, che
oltre al costo inferiore, possono rivelare delle scoperte
inaspettate! Quando leggo un libro usato a volte mi soffermo sulle
righe che più mi hanno emozionata e mi chiedo cosa abbia provato chi
le ha carpite prima di me.
Il
momento della giornata che prediligo per la lettura è il pomeriggio
dopo pranzo. Mi metto gli occhiali e mi siedo in balcone godendomi in
queste giornate estive il caldo abbraccio del sole sorseggiando
grandi quantitativi di caffè rigorosamente amaro.
Il
mio primo libro non lo dimenticherò mai, si intitolava “Il diario
di un dinosauro”. Avevo nove anni e molta fantasia e la storia di
una mamma-dinosauro che cade in un lago con i suoi piccoli finendo
magicamente negli anni cinquanta, mi distolse per una settimana dal
guardare i cartoni animati. Successivamente ci fu il libro “Matilde”
e poi uno dopo l'altro, tutti i volumi di Harry Potter dei quali il
mio preferito è e sarà sempre il primo.
“Una
stanza priva di libri è come un corpo senz'anima.” affermava Marco
Tullio Cicerone e, per mia fortuna, i libri a casa mia non sono mai
mancati.
Nei
traslochi, i libri, sono sempre stati l'ultima cosa ad essere
impacchettata in modo da poterlo fare con tranquillità rileggendo
dorso dopo dorso i titoli che più mi hanno appassionata ricordando
storie di altri mondi.